Progetti speciali

Tasse 2024, è arrivata la proroga: ecco chi ne beneficia

17 maggio
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4mil

L’Agenzia delle Entrate è ufficialmente intervenuta e ha fatto chiarezza sulla deadline del modello CU 2024 per gli autonomi. Tra gli operatori del settore, infatti, erano emersi alcuni dubbi scaturiti dalla dichiarazione precompilata per i titolari di partita Iva. Con la risoluzione n. 13/ del 4 marzo 2024 l’AdE ha fatto luce sulle scadenze e ha dissipato i dubbi emersi nel corso degli ultimi giorni.

Il Modello Redditi predisposto direttamente dagli uffici dell’amministrazione tributaria vede la luce proprio quest’anno. Il documento precompilato ha comportato alcuni importati cambiamenti. Che, per il momento, non riguardano l’invio della certificazione unica degli autonomi. Per il periodo d’imposta 2023 è possibile, infatti, continuare a mantenere la scadenza lunga al 31 ottobre 2024 per l’invio delle CU dei lavoratori autonomi. L’operazione, quindi, potrà essere effettuata contemporaneamente al Modello 770.

Benché, almeno ufficialmente, ci sia la possibilità di effettuare la trasmissione fino al prossimo 31 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha invitato i sostituti d’imposta ad attivarsi per trasmettere la certificazione unica entro il 18 marzo 2024. Questo permetterebbe di mettere a punto la dichiarazione precompilata per i titolari di partita Iva, che costituisce un valido strumento a supporto dei contribuenti e degli intermediari.

CU 2024 autonomi: è ufficiale la proroga al 31 ottobre 2024

Con la risoluzione n. 13/E del 4 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fatto sostanzialmente chiarezza sull’invio della CU 2024 Autonomi, la cui deadline è stata fissata al 31 ottobre 2024. È necessario, però, fare alcuni chiarimenti.

Le certificazioni uniche che contengono esclusivamente dei redditi esenti o non dichiarabili attraverso una dichiarazione precompilata possono essere inviate entro il mese di ottobre. Contestualmente all’invio del Modello 770. Per quanto riguarda la scadenza canonica fissata al 16 marzo – che solo per il 2024 slitta a lunedì 18 marzo – ha sostanzialmente escluso anche le CU degli autonomi. Almeno per quanto riguarda i redditi percepiti nel periodo d’imposta 2023.

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Tra gli operatori del settore erano emersi diversi dubbi, alla luce del Modello Redditi precompilato per i titolari di partita Iva. La novità ha fatto venir meno la possibilità di trasmettere entro il 31 ottobre 2024 le relative certificazioni uniche.

Attraverso la risoluzione n. 13/E del 4 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la scadenza slitta da metà marzo al 31 ottobre anche per le certificazioni uniche che contengono dei redditi di lavoro autonomo professionale. Attenzione, però, la deroga è limitata unicamente al 2024. All’interno della risoluzione, sostanzialmente, si legge che:

Per questo primo anno, tuttavia, le informazioni ricavate dalle CU contenenti compensi e proventi non dichiarabili mediante il modello 730, ma solo con il modello Redditi persone fisiche (come i redditi di lavoro autonomo “professionale”), saranno utilizzate dall’Agenzia delle entrate solo in forma sperimentale, dandone evidenza nel foglio informativo allegato alla dichiarazione precompilata oppure con appositi avvisi nell’applicativo web dedicato. Con tali avvisi verrà segnalato al contribuente che per l’elaborazione della precompilata sono state considerate solo le CU di lavoro autonomo “professionale” pervenute fino al 18 marzo (quest’anno il 16 marzo cade di sabato) e che, se in possesso di CU pervenute dopo tale data, dovrà modificare la dichiarazione precompilata aggiungendo le informazioni mancanti.

Cosa è previsto per la CU 2024 degli autonomi

Sostanzialmente attraverso la nuova risoluzione l’Agenzia delle Entrate ha prorogato l’invio delle CU 2024 dei lavoratori autonomi al 31 ottobre 2024. Tuttavia l’AdE ha invitato i sostituti d’imposta ad attivarsi per tempo, in modo da poter trasmettere le suddette certificazioni uniche entro il 18 marzo 2024. In questo modo la precompilata per i titolari di partita Iva può partire contenendo al suo interno i dati più importanti relativi al reddito e alle ritenute che sono state operate.

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È bene sottolineare, comunque vada, che a partire dalla certificazione unica 2025 – quindi per quella relativa al periodo d’imposta 2024 – l’invio di tutta la documentazione contenente i redditi dichiarati attraverso il Modello 730 o il Modello redditi Persone fisiche dovranno essere effettuati entro il 16 marzo. Anche, a questo punto, i redditi di lavoro autonomo professionale.

Dal prossimo anno la scadenza del 31 ottobre continuerà a rimanere in piedi esclusivamente per le CU che contengono dei redditi non dichiarabili attraverso il Modello 730 o Redditi PF precompilato, come ad esempio quelli che sono assoggettati ad una tassazione separata, come gli arretrati o il TFR.

A fare il punto della situazione sul caso, ci ha pensato Salvatore Regalbuto, consigliere nazionale tesoriere delegato alla fiscalità, che ha spiegato che

la dichiarazione precompilata per gli autonomi, introdotta dal D.Lgs. 1/2024, può essere uno strumento utile soprattutto per intercettare eventuali disallineamenti tra i dati delle scritture contabili e quelli risultanti all’Agenzia delle Entrate. Necessita però di un percorso di affinamento e perfezionamento e, non a caso, è stata introdotta in via sperimentale. L’odierno provvedimento è particolarmente apprezzabile, quindi, perché evita congestionamenti in un anno che sarà fortemente interessato dalle novità introdotte dalla riforma tributaria. Peraltro, nell’ambito dei percorsi correttivi ai decreti attuativi già emanati, proporremo termini più congrui per la trasmissione delle CU e la messa a disposizione della precompilata per i titolari di partite Iva.

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In sintesi

La CU 2024 per i lavoratori autonomi possono essere inviate fino al prossimo 31 ottobre 2024. Questa proroga, però, vale esclusivamente per l’anno in corso. Dal prossimo anno sarà necessario rispettare la deadline del 16 marzo.

L’Agenzia delle Entrate, comunque vada, sollecita i sostituti d’imposta ad effettuare l’operazione entro il 18 marzo 2024, in modo che la dichiarazione precompilata per i titolari di partita Iva possa partire correttamente.

Piena soddisfazione dei commercialisti

Il CDNCEC – ossia il Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – attraverso un comunicato stampa del 4 marzo 2024 ha espresso soddisfazione su questo rinvio.

Nei giorni scorsi, anche sulla base di segnalazioni provenienti da parte di numerosi iscritti, ci siamo attivati per richiedere un maggiore termine per l’invio delle Certificazioni uniche relative ad autonomi e intermediari in scadenza il prossimo 18 marzo – spiega Elbano de Nuccio, presidente CDNCEC -. Ciò in considerazione delle novità introdotte in tema di dichiarazione precompilata che, nella sostanza, anticipano il termine di presentazione delle CU rispetto a quello che si era consolidato negli anni precedenti. Apprezziamo, quindi, particolarmente l’odierno provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che, di fatto, conferma anche per il 2024 il termine del 31 ottobre e ringraziamo per l’attenzione alle nostre proposte dimostrata ancora una volta dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo e dai vertici dell’Agenzia delle Entrate.

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Il Modello Redditi predisposto direttamente dagli uffici dell’amministrazione tributaria vede la luce proprio quest’anno. Il documento precompilato ha comportato alcuni importati cambiamenti. Che, per il momento, non riguardano l’invio della certificazione unica degli autonomi. Per il periodo d’imposta 2023 è possibile, infatti, continuare a mantenere la scadenza lunga al 31 ottobre 2024 per l’invio delle CU dei lavoratori autonomi. L’operazione, quindi, potrà essere effettuata contemporaneamente al Modello 770.

Benché, almeno ufficialmente, ci sia la possibilità di effettuare la trasmissione fino al prossimo 31 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha invitato i sostituti d’imposta ad attivarsi per trasmettere la certificazione unica entro il 18 marzo 2024. Questo permetterebbe di mettere a punto la dichiarazione precompilata per i titolari di partita Iva, che costituisce un valido strumento a supporto dei contribuenti e degli intermediari.

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Le certificazioni uniche che contengono esclusivamente dei redditi esenti o non dichiarabili attraverso una dichiarazione precompilata possono essere inviate entro il mese di ottobre. Contestualmente all’invio del Modello 770. Per quanto riguarda la scadenza canonica fissata al 16 marzo – che solo per il 2024 slitta a lunedì 18 marzo – ha sostanzialmente escluso anche le CU degli autonomi. Almeno per quanto riguarda i redditi percepiti nel periodo d’imposta 2023.

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Attraverso la risoluzione n. 13/E del 4 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la scadenza slitta da metà marzo al 31 ottobre anche per le certificazioni uniche che contengono dei redditi di lavoro autonomo professionale. Attenzione, però, la deroga è limitata unicamente al 2024. All’interno della risoluzione, sostanzialmente, si legge che:

Per questo primo anno, tuttavia, le informazioni ricavate dalle CU contenenti compensi e proventi non dichiarabili mediante il modello 730, ma solo con il modello Redditi persone fisiche (come i redditi di lavoro autonomo “professionale”), saranno utilizzate dall’Agenzia delle entrate solo in forma sperimentale, dandone evidenza nel foglio informativo allegato alla dichiarazione precompilata oppure con appositi avvisi nell’applicativo web dedicato. Con tali avvisi verrà segnalato al contribuente che per l’elaborazione della precompilata sono state considerate solo le CU di lavoro autonomo “professionale” pervenute fino al 18 marzo (quest’anno il 16 marzo cade di sabato) e che, se in possesso di CU pervenute dopo tale data, dovrà modificare la dichiarazione precompilata aggiungendo le informazioni mancanti.

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Sostanzialmente attraverso la nuova risoluzione l’Agenzia delle Entrate ha prorogato l’invio delle CU 2024 dei lavoratori autonomi al 31 ottobre 2024. Tuttavia l’AdE ha invitato i sostituti d’imposta ad attivarsi per tempo, in modo da poter trasmettere le suddette certificazioni uniche entro il 18 marzo 2024. In questo modo la precompilata per i titolari di partita Iva può partire contenendo al suo interno i dati più importanti relativi al reddito e alle ritenute che sono state operate.

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Dal prossimo anno la scadenza del 31 ottobre continuerà a rimanere in piedi esclusivamente per le CU che contengono dei redditi non dichiarabili attraverso il Modello 730 o Redditi PF precompilato, come ad esempio quelli che sono assoggettati ad una tassazione separata, come gli arretrati o il TFR.

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la dichiarazione precompilata per gli autonomi, introdotta dal D.Lgs. 1/2024, può essere uno strumento utile soprattutto per intercettare eventuali disallineamenti tra i dati delle scritture contabili e quelli risultanti all’Agenzia delle Entrate. Necessita però di un percorso di affinamento e perfezionamento e, non a caso, è stata introdotta in via sperimentale. L’odierno provvedimento è particolarmente apprezzabile, quindi, perché evita congestionamenti in un anno che sarà fortemente interessato dalle novità introdotte dalla riforma tributaria. Peraltro, nell’ambito dei percorsi correttivi ai decreti attuativi già emanati, proporremo termini più congrui per la trasmissione delle CU e la messa a disposizione della precompilata per i titolari di partite Iva.

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L’Agenzia delle Entrate, comunque vada, sollecita i sostituti d’imposta ad effettuare l’operazione entro il 18 marzo 2024, in modo che la dichiarazione precompilata per i titolari di partita Iva possa partire correttamente.

Piena soddisfazione dei commercialisti

Il CDNCEC – ossia il Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – attraverso un comunicato stampa del 4 marzo 2024 ha espresso soddisfazione su questo rinvio.

Nei giorni scorsi, anche sulla base di segnalazioni provenienti da parte di numerosi iscritti, ci siamo attivati per richiedere un maggiore termine per l’invio delle Certificazioni uniche relative ad autonomi e intermediari in scadenza il prossimo 18 marzo – spiega Elbano de Nuccio, presidente CDNCEC -. Ciò in considerazione delle novità introdotte in tema di dichiarazione precompilata che, nella sostanza, anticipano il termine di presentazione delle CU rispetto a quello che si era consolidato negli anni precedenti. Apprezziamo, quindi, particolarmente l’odierno provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che, di fatto, conferma anche per il 2024 il termine del 31 ottobre e ringraziamo per l’attenzione alle nostre proposte dimostrata ancora una volta dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo e dai vertici dell’Agenzia delle Entrate.

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