Salute

Hanno capito come fermare la voglia di abbuffate

13 febbraio
370
1mil

Una nuova scoperta potrebbe dare un grande aiuto alla lotta contro sovrappeso e obesità. Un team di ricercatori ha individuato l’interruttore genetico che scatenerebbe le abbuffate portando le persone a mangiare enormi quantità di cibi grassi e calorici. Lo studio è stato pubblicato su The Faseb Journal, a realizzare la ricerca sono stati i ricercatori dell’Osaka Metropolitan University guidati da Shigenobu Matsumura. “Questo studio ha rivelato il ruolo svolto dal gene CRTC1 nel cervello e parte del meccanismo che ci impedisce di mangiare in eccesso cibi ipercalorici, grassi e zuccherati”, ha spiegato l’autore della ricerca.

Individuato interruttore genetico delle abbuffate

La squadra di specialisti ha individuato il gene CRTC1, già noto per il suo legame con l’obesità, che sarebbe l’elemento chiave dell’interruttore genetico (GUARDA ANCHE: Sintomi scambiati per Covid: cosa potrebbe essere in realtà). Studi precedenti avrebbero infatti già messo in evidenza che la disattivazione del gene nei topi indurrebbe un aumento del peso. Il team giapponese ha ora cercato di capire in quali cellule del cervello CRTC1 svolge la sua azione di freno anti-obesità. Gli studiosi hanno quindi indagato la relazione tra il gene CRTC1 e il recettore della melanocortina-4 (MC4R), dal momento che le mutazioni di quest’ultimo causano obesità.

Cos’è l’interruttore genetico delle abbuffate

Non chiudere gli occhi al problema della micosi! Prova questo
19 ago
454
2mil

Il gruppo di ricerca giapponese ha indagato come CRTC1 e MC4R vengono espressi dai neuroni (GUARDA ANCHE: La pianta curativa che tutti possiamo tenere in casa). Ipotizzando che fosse proprio MC4R il secondo componente mancante dell’interruttore genetico delle abbuffate, hanno creato dei topi che non esprimono CRTC1 nei neuroni con MC4R. Quando questi animali sono stati nutriti con una dieta normale, non hanno cambiato significativamente il loro peso. Al contrario, sottoposti a un’alimentazione ipercalorica, hanno cominciato ad abbuffarsi, diventando più obesi rispetto al gruppo di controllo. L’esperimento ha evidenziato anche che i soggetti che non esprimono CRTC1 avrebbero più probabilità di sviluppare il diabete. La conclusione è che sarebbe proprio il ruolo svolto dal gene CRTC1 nel cervello a impedire di mangiare in eccesso cibi grassi e zuccherati. L’autore dello studio, Shigenobu Matsumura ha commentato la ricerca con la speranza “che questi risultati portino a una migliore comprensione di ciò che spinge le persone a mangiare troppo”




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La squadra di specialisti ha individuato il gene CRTC1, già noto per il suo legame con l’obesità, che sarebbe l’elemento chiave dell’interruttore genetico (GUARDA ANCHE: Sintomi scambiati per Covid: cosa potrebbe essere in realtà). Studi precedenti avrebbero infatti già messo in evidenza che la disattivazione del gene nei topi indurrebbe un aumento del peso. Il team giapponese ha ora cercato di capire in quali cellule del cervello CRTC1 svolge la sua azione di freno anti-obesità. Gli studiosi hanno quindi indagato la relazione tra il gene CRTC1 e il recettore della melanocortina-4 (MC4R), dal momento che le mutazioni di quest’ultimo causano obesità.

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