Sport

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24 ottobre
412
2mil

Il trionfo dopo la tempesta. Federica Brignone è bronzo nella combinata alle Olimpiadi di Pechino. La valdostana ha compiuto una formidabile rimonta nella seconda manche, lo slalom, finendo dietro alla coppia svizzera: oro a Michelle Gisin, fidanzata del nostro gigantista Luca De Aliprandini, e argento a Wendy Holdener. È un podio importantissimo che proietta l’Italia a quota 16 nel medagliere. E lo è per la nostra azzurra, la più vincente di sempre in Coppa del Mondo: doppia medaglia in Cina, aveva aperto le danze con l’argento nel gigante. «Avere già due medaglie è grandioso. Quella che mi aspettavo di più era in superG ma non è andata bene, sono però felice delle altre due. Dopo il superG ero un po’ giù, ero davvero stanca. La stagione era andata bene ma da gennaio è stato uno stress, venire qui, non essere positiva al Covid. Non è facile: è già stressante di suo andare alle Olimpiadi ed essere una delle possibili medagliate».

Fede ha dimostrato una classe superlativa e un carattere di ferro, resistendo alle polemiche innescate da certe sue uscite su Milano-Cortina e non commentando le dichiarazioni della madre, l’ex sciatrice Ninna Quario, su Sofia Goggia. Dice di non saperne niente, di essersi isolata per preparare al meglio la gara: «No ne non so nulla, non ho letto nulla, anche perché se avessi saputo invece di presentarmi con una medaglia, mi sarei presentata talmente arrabbiata e talmente incavolata che non sarei riuscita a fare il massimo. Sono venuta qua per cercare di sciare e l’ho fatto. Mi sono tolta sui social anche per questo. Cioè non proprio tolta, faccio tutto io: decido che cosa pubblicare ma poi non li guardo più».

Non chiudere gli occhi al problema della micosi! Prova questo
19 ago
280
1mil

Il terzo posto è stato una grande emozione. Aveva concluso la prima manche, la prova di discesa, in ottava posizione con un ritardo di 69 centesimi dal vertice. Un ritardo causato da un «eccesso di prudenza« aveva spiegato. Sapeva di potersela giocare, ma non poteva aspettarsi l’ennesimo errore di Mikaela Shiffrin in queste Olimpiadi: l’americana è caduta nello slalom, la disciplina che l’ha consacrata regina dopo aver usato per la discesa gli sci di Sofia Goggia con tanto di dedica: «Fly Mika, you can». È la terza uscita in questi Giochi dove puntava a quattro medaglie, fra le porte strette si era buttata via subito e lo stesso era accaduto all’inizio nel gigante. E questo nonostante la tracciatura del suo tecnico, Mike Day. Per Federica è la terza medaglia olimpica, quattro anni fa a Pyeongchang aveva conquistato il bronzo nel gigante, aveva fallito l’occasione nel superG ma si è rifatta nella combinata, specialità che resiste soltanto ai Giochi, aveva vinto la coppa di specialità nel 2020, l’anno della conquista della Coppa del Mondo generale. A 31 anni ha raggiunto l’apice della maturità agonista, nonostante i tormenti e le insicurezze . Mai un’italiana era salito sul podio olimpico di una specialità inventata ottantasei anni fa. «Sapevo che dovevo fare due manche ottime, ho cercato di fare del mio meglio in discesa, avevo buone sensazioni con la neve soprattutto nella prima parte - ha raccontato .Sapevo che avevo contro delle atlete bravissime come Holdener, Gisin, Shiffrin, non avevo tante probabilità ma mi sono detta: “sei in gioco e fai del tuo meglio”». A proposito delle polemiche dei giorni scorsi è intervenuto il numero uno del Coni Giovanni Malagò, da Casa Italia a Yanqing. «Siamo in piene Olimpiadi. Federica Brignone ha preso una medaglia strepitosa, complicata, Sofia Goggia sappiamo tutti quello che ha fatto. C’è un’altra gara fra 48 ore dove ci giochiamo un’altra medaglia, mi auguro non ci siano altre puntate».

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Il trionfo dopo la tempesta. Federica Brignone è bronzo nella combinata alle Olimpiadi di Pechino. La valdostana ha compiuto una formidabile rimonta nella seconda manche, lo slalom, finendo dietro alla coppia svizzera: oro a Michelle Gisin, fidanzata del nostro gigantista Luca De Aliprandini, e argento a Wendy Holdener. È un podio importantissimo che proietta l’Italia a quota 16 nel medagliere. E lo è per la nostra azzurra, la più vincente di sempre in Coppa del Mondo: doppia medaglia in Cina, aveva aperto le danze con l’argento nel gigante. «Avere già due medaglie è grandioso. Quella che mi aspettavo di più era in superG ma non è andata bene, sono però felice delle altre due. Dopo il superG ero un po’ giù, ero davvero stanca. La stagione era andata bene ma da gennaio è stato uno stress, venire qui, non essere positiva al Covid. Non è facile: è già stressante di suo andare alle Olimpiadi ed essere una delle possibili medagliate».

Fede ha dimostrato una classe superlativa e un carattere di ferro, resistendo alle polemiche innescate da certe sue uscite su Milano-Cortina e non commentando le dichiarazioni della madre, l’ex sciatrice Ninna Quario, su Sofia Goggia. Dice di non saperne niente, di essersi isolata per preparare al meglio la gara: «No ne non so nulla, non ho letto nulla, anche perché se avessi saputo invece di presentarmi con una medaglia, mi sarei presentata talmente arrabbiata e talmente incavolata che non sarei riuscita a fare il massimo. Sono venuta qua per cercare di sciare e l’ho fatto. Mi sono tolta sui social anche per questo. Cioè non proprio tolta, faccio tutto io: decido che cosa pubblicare ma poi non li guardo più».

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Il terzo posto è stato una grande emozione. Aveva concluso la prima manche, la prova di discesa, in ottava posizione con un ritardo di 69 centesimi dal vertice. Un ritardo causato da un «eccesso di prudenza« aveva spiegato. Sapeva di potersela giocare, ma non poteva aspettarsi l’ennesimo errore di Mikaela Shiffrin in queste Olimpiadi: l’americana è caduta nello slalom, la disciplina che l’ha consacrata regina dopo aver usato per la discesa gli sci di Sofia Goggia con tanto di dedica: «Fly Mika, you can». È la terza uscita in questi Giochi dove puntava a quattro medaglie, fra le porte strette si era buttata via subito e lo stesso era accaduto all’inizio nel gigante. E questo nonostante la tracciatura del suo tecnico, Mike Day. Per Federica è la terza medaglia olimpica, quattro anni fa a Pyeongchang aveva conquistato il bronzo nel gigante, aveva fallito l’occasione nel superG ma si è rifatta nella combinata, specialità che resiste soltanto ai Giochi, aveva vinto la coppa di specialità nel 2020, l’anno della conquista della Coppa del Mondo generale. A 31 anni ha raggiunto l’apice della maturità agonista, nonostante i tormenti e le insicurezze . Mai un’italiana era salito sul podio olimpico di una specialità inventata ottantasei anni fa. «Sapevo che dovevo fare due manche ottime, ho cercato di fare del mio meglio in discesa, avevo buone sensazioni con la neve soprattutto nella prima parte - ha raccontato .Sapevo che avevo contro delle atlete bravissime come Holdener, Gisin, Shiffrin, non avevo tante probabilità ma mi sono detta: “sei in gioco e fai del tuo meglio”». A proposito delle polemiche dei giorni scorsi è intervenuto il numero uno del Coni Giovanni Malagò, da Casa Italia a Yanqing. «Siamo in piene Olimpiadi. Federica Brignone ha preso una medaglia strepitosa, complicata, Sofia Goggia sappiamo tutti quello che ha fatto. C’è un’altra gara fra 48 ore dove ci giochiamo un’altra medaglia, mi auguro non ci siano altre puntate».

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